1M. Amadori, 1I.L. Archetti, 2L. Montella (1Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale, IZSLER, Brescia 2 USL Bologna)
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Il trasporto costituisce un fattore stressante ben noto per gli animali di interesse zootecnico, per i quali il trasporto e la macellazione fanno parte integrante del ciclo di allevamento. In particolare, il trasporto si configura come una operazione assai complessa, articolata in fasi distinte di carico, trasporto vero e proprio e scarico in azienda o nell’impianto di macellazione. In tali fasi agiscono sugli animali fattori stressogeni di natura fisica (digiuno, disidratazione, alterazioni del microclima, rumore, vibrazioni, variazioni di intensità luminosa, sforzo muscolare da movimentazione e mantenimento della stazione, lesioni cutanee e muscolari) e psichica (manipolazioni, costrizioni, formazione di nuovi gruppi, esposizione ad ambienti ed esseri umani sconosciuti, nuovi odori e rumori). In tale contesto, la possibilità di alimentazione e abbeverata degli animali gioca un ruolo critico sull’impatto complessivo dello stress da trasporto.
M. Petracci, M. Bianchi, Cavani C. (Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna)
La legislazione vigente (Reg. 2005/1/EC), in materia di protezione degli animali durante il trasporto impone che al pollame, volatili e conigli domestici debbano essere messi a disposizione cibo adatto e acqua in quantità sufficiente nel caso in cui i trasporti abbiano una durata superiore alle 12h. Tuttavia la somministrazione di cibo ed acqua agli avicoli durante il trasporto risulta tecnicamente più difficile rispetto ad altre specie di interesse zootecnico (bovini, suini, ovini ed equini) in quanto gli animali sono trasportati in gabbie disposte una sull’altra e allineate in file, secondo criteri di massima utilizzazione degli spazi di carico. Allo stato attuale, la modifica delle gabbie per il trasporto degli avicoli al fine di consentire la somministrazione di acqua e cibo risulta tecnicamente difficile da realizzare e economicamente molto onerosa.
Luigi Montella2 Luca Taffetani1 (1AUSL Forlì, 2AUSL Bologna)
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Il controllo, eseguito dal veterinario ufficiale presso gli stabilimenti di macellazione - luogo di arrivo del trasporto - avviene attraverso:
1. la verifica documentale delle autorizzazioni di automezzi, autisti e ditte di trasporto;
2. la verifica materiale di un campione degli animali trasportati (almeno il 10% degli animali che giungono in un anno con percorrenza maggiore ai 50 km);
3. il controllo delle condizioni di benessere di tutti gli animali nei locali di stazionamento in attesa della macellazione;
M.A. Mitchell (Sustainable Livestock Systems, SAC, Sir Stephen Watson Building, Bush Estate, Penicuik, Midlothian, EH26 0PH, UK Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Nel corso del 2007, a livello mondiale sono stati avviati alla macellazione più di 49 miliardi di broiler e 700 milioni di tacchini. Ad oggi, si considera che nella maggior parte dei sistemi produttivi i livelli di crescita ed efficienza produttiva raggiunti per il pollo e tacchino da carne abbiano raggiunto livelli ottimali. La caratteristica che accomuna il comparto delle carni avicole è rappresentata dalla crescente dispersione degli allevamenti nel territorio e dalla concomitante contrazione del numero di macelli. Questa tendenza rende sempre più importante la fase di movimentazione e trasporto degli animali su ruota al fine di centralizzare sempre più la macellazione degli avicoli.Nelle fasi che precedono la macellazione possono realizzarsi una serie di stressor in grado di compromettere il benessere degli animali ed influenzare la qualità delle carni e dei prodotti avicoli.
Leonardo Nanni Costa (Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare (DIPROVAL) - Università di Bologna
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Il primo intervento legislativo europeo sulla complessa materia del trasporto animale può esser fatto risalire a quasi 40 anni fa, al 13 dicembre del 1968 quando, a Parigi, fu firmata la Convenzione europea sulla protezione degli animali nel trasporto internazionale. La convenzione vincolò gli stati firmatari al rispetto di principi generali riguardanti le condizioni minime di benessere da garantire agli animali nei viaggi internazionali, sia per terra, che per mare, che per via aerea. La Convenzione già elencò gli aspetti che maggiormente incidono sulla risposta fisiologica e comportamentale degli animali trasportati quali l'alimentazione, l'abbeveraggio, lo spazio disponibile, la temperatura ambientale e le attrezzature per il carico e lo scarico.