08 - Valutazione Macroscopica ed istologica delle lesioni plantari - Dr. Grilli

Categoria: 45esimo CN2007

VALUTAZIONE MACROSCOPICA ED ISTOLOGICA DELLE LESIONI PLANTARI DEL POLLO DA CARNE
Grilli G., Gaspari P., Montella L., Gavazzi L., Speri M., Chiari C., Ferrazzi V., Gallazzi D., Lavazza A

L’allevamento dei broilers è un comparto importante del settore dell’allevamento avicolo ma, come in tutti gli allevamenti intensivi, presenta dei punti critici per quanto riguarda il benessere e la salute degli animali. Diversi risultano essere i parametri valutabili per l’individuazione di uno stato di “benessere” ma, spesso, questi parametri sono di difficile applicazione. 
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Tra questi, la  pododermatite è quella che può incidere negativamente sullo stato generale di salute.  Diversi Autori in passato hanno segnalato come le pododermatiti del pollo influenzino la possibilità di movimento e quindi la capacità di alimentarsi e di bere (Harms e Simpson, 1975). I gruppi di animali che presentano estese lesioni plantari possono manifestare anche altre lesioni a livello dei tarsi o del petto (brusite sternale) ben evidenti alla macellazione (Greene et al., 1985; Martland, 1985). Questi soggetti sono considerati uno scarto perché oltre alle lesioni, solitamente mostrano ritardi di crescita.
Va anche ricordato che soluzioni di continuo della cute possono favorire infezioni batteriche secondarie come la stafilococcosi (Devriese, 1980; Scanlan e Hargis, 1989; Hester, 1994; McCullag et al., 1997).
La pododermatite, denominata dagli Autori anglosassoni “foot-pad dermatitis”  è segnalata da tempo nell’avicoltura commerciale (Nairn e Watson, 1972; Schmidt e Lüders, 1976; Wise, 1978; Bracewell, 1982; Martland, 1985; Schulze Kersting, 1996).
Questa lesione si presenta come una dermatite da contatto (Nairm e Watson, 1972; Greene et al, 1985) che interessa il plantare della zampa e ha un’evoluzione patologica conosciuta. In un primo momento si assiste ad una decolorazione della cute, nei casi più gravi è presente un’erosione che procede verso l’ulcerazione della cute con relativa reazione infiammatoria dei tessuti sottocutanei (Greene et al., 1985). Le ulcerazioni sono spesso ricoperte da croste formatesi dalla contemporanea presenza di essudato, lettiera e materiale fecale.
Le lesioni sono probabilmente causate da un insieme di fattori quali l’umidità della lettiera e la presenza di composti chimici irritanti derivati dalle feci (ammoniaca) (Charles e Fortune, 1977, Harms e Simpson, 1977; Harms e Simpson, 1977; Martland, 1984, 1985; Greene et al., 1985; McIlroy et al., 1987).
Il materiale e la struttura della lettiera sono fondamentali nella prevenzione di queste forme, lettiere soffici e con elevata capacità di assorbire l’umidità sono migliori perché mantengo le zampe degli polli sempre in buone condizioni (Shanawany, 1992). Naturalmente anche la densità degli animali influenza proporzionalmente la qualità della lettiera (McIlroy et al., 1987; Blokhuis e Van Der Haar, 1990; Gordon, 1992; Tucker e Walker, 1992). Anche le infezioni intestinali, modificando le caratteristiche fisico-chimiche delle feci, agiscono in maniera negativa sulla qualità della lettiera (Neill et al., 1984).
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